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“È morta”. Fine tragica per la famosa 33enne. Complicazioni ignorate dopo ritocchi estetici

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Una brutta storia, bruttissima. Prima di disagio, poi di malasanità, infine la tragedia. La protagonista è una giovane influencer di appena 33 anni, bellissima, ma a lei non bastava, voleva diventare ancora “gengmei”, cioè ancora più bella. Così il 2 maggio 2021 è entrata in una clinica per sottoporsi, dietro consiglio, a una triplice operazione chirurgica: liposuzione dei fianchi e dell’addome e ingrandimento del seno. Tre interventi tutti in una volta sola, in contemporanea. In totale cinque ore sotto i ferri del chirurgo.

Qualcosa, però, va male. Il 4 maggio la ragazza sta ancora male e fatica a respirare. Dalla clinica le rispondono così: “Normale decorso post operatorio”. Ma la situazione, invece di migliorare, peggiora fino al ricovero in ospedale dove le viene riscontrata una vasta infezione a diversi organi interni. Per due mesi la giovane resta in terapia intensiva, tra trasfusioni e nuovi interventi. Ma non ce la fa e muore martedì 13 luglio per lo stupore dei follower che la seguivano.

xiaoran 33 anni morta operazione


Forse Xiaoran, questo il nome dell’influencer cinese protagonista di questa triste storia, non sapeva che avrebbe realizzato il suo ‘sogno’ solo da morta. Il suo nome è infatti balzato in testa al sito di microblogging cinese Weibo con oltre 600 milioni di visualizzazioni. La sua storia è stata raccontata da tutta la stampa nazionale, ma il titolo recita: “Xiaoran uccisa dalla chirurgia estetica”.

In Cina esiste un problema grave riguardo le cliniche che eseguono interventi di chirurgia estetica. Secondo le stime solo il 14% degli operatori hanno la licenza. Ma in un Paese che vive una nuova fase di consumismo edonistico il giro d’affari dei ritocchi vale la bellezza di 40 miliardi di dollari l’anno. Proliferano così le cliniche ‘specializzate’ senza licenza, secondo alcuni sono 60mila, per altri 100mila. Quel che è certo è che ogni anno ci sono circa 40mila incidenti medici, 110 al giorno secondo il Global Times, quotidiano del partito comunista.

Eppure Xiaoran era snella, aveva un bell’aspetto, ma comunque insoddisfatta. Insoddisfatta probabilmente anche dei suoi 130mila follower, una cifra di tutto rispetto per i nostri standard, ma evidentemente poca roba se rapportati al mercato cinese dove solo con milioni di follower sei considerato ‘al top’. Una storia che parte dal disagio e che, in un contesto senza regole né limiti, ha portato al peggior epilogo possibile.


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