Vladimir Putin, le voci sulla salute fisica e mentale del Presidente della Russia. Le notizie diffuse su Daily Star e del Daily Telegraph avrebbero fatto riferimento a una grave malattia del politico russo. Un cancro all’intestino, secondo le testate, avrebbero portato Putin a sottoporsi a un ciclo di terapia che spiegherebbe anche il gonfiore del viso e un perenne stato di sofferenza fisica. Oggi da un articolo de La Repubblica, si apprende che sarebbero le intelligence occidentali a interrogarsi sulla salute fisica e mentale del Presidente russo.
Dal gonfiore del viso, al problema a un gamba, ma anche la fatica a muovere un braccio: tutti malesseri che avrebbero portato Vladimir Putin a vivere un periodo di isolamento. A tal proposito si legge su Repubblica che “speculazioni a parte” sia stata l’intelligence occidentale a essere “arrivata alla conclusione che qualche problema fisico lo ha” seppur “non devastante, come avevano scritto in passato i tabloid britannici o come insinuano gli psicologi da bar, però capace di influenzare i suoi comportamenti”.
“Abbiamo sentito che ha un problema con una gamba e che fatica a controllare una mano, il che potrebbe indicare un lieve ictus o forse il Parkinson. Ma non abbiamo sentito che sia gravemente malato”, avrebbero dichiarato nello specifico “autorevoli fonti di intelligence occidentale direttamente impegnate nel dossier ucraino”.
Nessuna certezza sulla gravità della situazione e conseguentemente sulla capacità di Putin di governare; questo in ogni caso non farebbe del Presidente russo un paziente terminale. Si legge ancora sulla testata che esisterebbe un altro “elemento” sollevato dall’intelligence occidentale ovvero “il suo isolamento”.
Da Repubblica si apprende a tal poposito che “dall’inizio della pandemia si è ritirato nella dacia, frequenta poco il Cremlino, e vede pochissime persone. Questo può avere un impatto sul suo comportamento, non solo per gli aspetti psicologici che rivela, ma anche per le informazioni che riceve, e quindi la distanza dalla realtà nelle strade russe o ucraine, così come nei palazzi del potere”.