I militanti di Jemaah Islamiyah, diramazione di al-Qaeda nel Sud-Est asiatico, avrebbero voluto assassinare papa Francesco in occasione della sua recente visita nelle Filippine. Il piano è stato riferito da Getulio Napenas, direttore della Polizia filippina ed ex capo delle teste di cuoio locali, nel corso di un’audizione davanti al Senato di Manila. L’attentato al Papa prevedeva che una bomba, fabbricata proprio da Marwan (terrorista malese ed esperto artificiere legato all’organizzazione jihadista) sarebbe dovuta esplodere al passaggio del corteo papale nel centro storico della capitale il 18 gennaio scorso, alla vigilia della partenza di Papa Bergoglio per rientare a Roma. Il punto prescelto era via Kalaw, lungo il percorso verso il parco Rizal, dove sarebbe poi stata celebrata la messa cui presenziarono circa sette milioni di fedeli.