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Terrore alle Olimpiadi. “Ha estratto la pistola e me l’ha puntata alla tempia”. Per il campione nei tuffi, momenti di panico. Aggredito e sbattuto a terra. Poi la terribile minaccia. Da chi non se lo sarebbe mai aspettato…

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“Ha estratto una pistola e me l’ha puntata alla tempia”. Attimi di terrore per il campione americano di nuoto Ryan Lochte. Bloccato a Rio da persone vestite da agenti. L’hanno fatto scendere, lui e altri tre suoi colleghi con cui era uscito. Quindi, fatti sdraiare a terra. A poco sono valsi i tentativi dell’atleta di ribellarsi.”Mi sono rifiutato – ha spiegato Lochte – ho detto semplicemente che non avevamo fatto nulla di male, dunque che non era il caso di comportarsi così. Allora uno di loro ha estratto la pistola e me l’ha puntata alla tempia.

Ci hanno rubato i soldi, ma ci hanno lasciato i telefoni”. Poteva andare davvero molto peggio in un paese con un elevato tasso di criminalità. E nonostante i controlli per i giochi olimpici.

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Per fortuna Ryan Lochte se la caverà solo con un grande spavento e un po’ di notorietà. Quella che le olimpiadi non sono riuscite a regalargli. Rapinato da due finti poliziotti che gli hanno puntato una pistola alla tempia. L’episodio è avvenuto l’altra notte mentre Lochte, con i suoi compagni di staffetta Bentz, Congen e Feigen, stava rientrando al villaggio olimpico in taxi. Di ritorno da una festa a casa di amici nel quartiere Lagoa.

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Episodio a (quasi) lieto fine e con un particolare curioso, come rivela il Corriere della Sera. La notizia inizialmente è stata smentita dal Comitato olimpico internazionale, però poi confermata dalla Federazione nuoto Usa che ha aggiunto come i quattro ragazzi siano in contatto con le autorità e a parte lo spavento, stanno benone. Probabile che tra gli agenti, ce ne sono 85mila a garantire la sicurezza di una Rio praticamente blindata, si sia infiltrato qualcuno con non buone intenzioni.

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Piccole aggressioni e furti nei giorni dei giochi olimpici ne sono stati segnalati. A partire dal capo della sicurezza per la cerimonia d’apertura, derubato in pieno giorno da una persona armata di coltello. Senza contare i furti a danno d’atleti direttamente al villaggio.

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