Sottomarino Titan, la scoperta. Secondo le ultime notizie la causa del collasso pressorio che ha portato all’esplosione del mezzo sembra essere “che i materiali usati non fossero esattamente adatti a viaggi di quel genere: e adesso si valuta l’idea di vietare del tutto e definitivamente le visite al relitto della leggendaria nave naufragata nel 1912”. Un vero e proprio dramma avvenuto nelle profondità marine e adesso si continua a indagare e fare luce su alcuni materiali e componenti del sommergibile che è costato la vita ai cinque passeggeri, tra cui quella del 19enne Suleman Dawood.
Dramma del sottomarino Titan, la scoperta delle ultime ore. “Non vale quei soldi, ci sono molte cose da migliorare. L’operazione di recupero del sommergibile è molto complessa, la spedizione prima della mia è durata 27 ore. Veramente terribile”, sono queste le parole con cui lo youtuber ed ex passeggero del Titan @alanxelmundo ha voluto raccontare la sua esperienza a bordo del sommergibile. L’implosione è avvenuta a a 3 mila metri di profondità ed è costata la vita a Hamish Harding, 58 anni, Shahzada Dawood, 48 anni e suo figlio Suleman Dawood, 19 anni, Paul-Henri Nargeolet, 77 anni, e Stockton Rush, 61 anni.
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Dramma del sottomarino Titan, la scoperta delle ultime ore
Stando a quanto si apprende nelle ultime ore il sottomarino sembrava essere gestito con un joystick per PC dal valore di 45 euro. Questo il dato riferito dall’amministratore delegato di OceanGate, Richard Stockton Rush. Sul Titan, dunque, la gestione del mezzo è stata affidata a un gamepad da poche decine di euro. E con un documento da firmare prima dell’immersiione, i passeggeri accettavano precise condizioni. Si legge nel documento che “questa nave sperimentale non è stata approvata o certificata da nessun organismo di regolamentazione e potrebbe provocare lesioni fisiche, traumi emotivi o morte”.
Non a caso, forse, si sta diffondendo anche la notizia del licenziamento dell’ex direttore delle operazioni marittime dell’azienda che ha appunto manifestato le proprie perplessità in merito alle condizioni e ai livelli di sicurezza del sommergibile Titan. Per entrare nello specifico, il controller in questione è il Logitech F710 che è stato lanciato sul mercato nel 2010 “con connettività wireless 2,4GHz, ricevitore USB e doppia leva (stampata 3D per renderla più lunga di quella originale)”, si legge su HdBlog. it.
Resta da sottolineare che nulla ancora andrebbe a provare effettivamente la responsabilità del controller in merito all’implosione del Titan. Perplessità anche in merito alla connettività wireless alquanto instabile, alla mancanza di un localizzatore di emergenza e all’impossibilità di aprire il portellone dall’interno. Tutti elementi che restano ancora al vaglio delle operazioni di indagine sulle effettive cause che avrebbero determito la drammatica implosione del Titan.