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“Scusate, devo correre in bagno. Non riesco proprio a trattenermi”. Per 34 lunghissimi anni si trova costretta a fare i conti con la diarrea: una persecuzione, poi la scoperta choc

 

Per tutta la vita il suo primo pensiero, quando entrava in un locale o a casa di un amico, era individuare il bagno così da poterci correre all’occorrenza. Una lotta continua con il proprio intestino quella della 34enne Bernadette Lindley, costretta a fare costantemente i conti con quella diarrea che non voleva saperne di lasciarla in pace: “Mi ha rovinato la vita, ha distrutto l’autostima e perfino impedito di uscire da casa” racconta la ragazza al Daily Mail ripercorrendo tutte le difficoltà affrontate. Da bambina i medici le avevano detto che crescendo avrebbe superato il problema, ma la realtà è stata ben diversa. Tante le diagnosi fatte col tempo: intolleranze alimentari, sindrome dell’intestino irritabile. Fatto sta però che ogni cura si dimostrava puntualmente inefficace. Alla fine, per fortuna, Bernadette è riuscita a trovate la risposta: soffre di diarrea da acidi biliari, che causa disturbi cronici e alle volte spinge chi ne soffre ad andare in bagno anche dieci volte al giorno. Gli acidi biliari sono prodotti nel fegato e immagazzinati nella cistifellea. Agiscono come detergenti per distruggere il cibo grasso e, quando si mangia, vengono rilasciati nell’intestino tenue. (Continua a leggere dopo la foto)


Ultimata la digestione, eventuali acidi biliari rimasti nell’intestino crasso vengono assorbiti nuovamente nel corpo. Nei pazienti con diarrea da acidi biliari, arrivando però nell’intestino in eccesso, solitamente per la mancanza di un ormone che ne disattiva la produzione, accumulandosi così e diventando difficile da smaltire. L’intestino così si irrita, causando la diarrea. Bernadette, 3 figli, ha visto la sua condizione addirittura peggiorare con gli anni: “Correvo in bagno dieci volte al giorno, andare a scuola era un inferno, dormire a casa degli amici era impossibile”. (Continua a leggere dopo le foto)

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La donna spiega di dover ringraziare la figlia più grande, che le è sempre stata accanto nel corso di questi anni spronandola a non arrendersi all’evidenza dei fatti e continuare a cercare una diagnosi corretta per il suo problema, così da potersi finalmente sottoporre a un trattamento adeguato in grado di migliorare la qualità della sua vita. Attraverso le pagine del Daily Mail ha raccontato la sua storia per incoraggiare altre persone con i suoi stessi sintomi a pretendere esami specifici senza rassegnarsi ai propri problemi e senza vergognarsi della propria condizione.

La chiamano “la diarrea del viaggiatore” ed è una delle principali insidie pronta a rovinare, d’estate, le nostre vacanze. Ecco come difendersi


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