“Siete d’accordo che la Scozia diventi una nazione indipendente?”. Dalla risposta che daranno oggi oltre quattro milioni di elettori scozzesi dipende il futuro del Regno Unito, che potrebbe perdere un pezzo, ma non solo. Tra gli scenari successivi a un’ eventuale vittoria del sì ci sono infatti il crollo della sterlina, ripercussioni generali sui mercati e, soprattutto, il rinfocolarsi di molti altri indipendentismi in Europa. Qualcuno suggersice anche che una Scozia indipendente darebbe a Vladimir Putin una scusa in più per legittimare le analoghe pretese di Crimea e Ucraina Orientale. Con gli ultimi sondaggi che danno risultati sul filo di lana, è quindi inevitabile che non rimangano col fiato sospeso solo i sudditi di sua Maestà. Il premier indipendentista scozzese Alex Almond non sembra però interessato alle preoccupazioni oltreconfine. “Lo spazio per le parole è quasi esaurito” ha scritto agli elettori. “Restiamo noi, la gente che vive e lavora qui, gli unici che votano, coloro che contano. Il futuro della Scozia, il nostro paese, è nelle nostre mani”. Seggi aperti fino alle 22 di stasera, poi i primi risultati.