Siamo in Pakistan, alcune esplosioni provocate da terroristi kamikaze hanno colpito due chiese nella città pachistana di Lahore. Secondo l’ultimo bilancio del direttore sanitario provinciale, le vittime sono almeno 14 e i feriti 78, di cui una trentina in gravi condizioni. Le deflagrazioni sono avvenute a pochi minuti di distanza, in un quartiere a maggioranza cristiana. Una ha colpito una chiesa cattolica mentre si celebrava la messa, e l’altra una chiesa protestante. I due edifici di culto distano pochi metri l’uno dall’altro. Testimoni hanno riferito che la rapida azione di una guardia di sicurezza ha impedito che il bilancio fosse più alto. Le esplosioni sono avvenute in un quartiere a maggioranza cristiana.
Un testimone, Amir Masih ha raccontato: “Ero seduto in un negozio vicino alla chiesa, quando un’esplosione ha scosso la zona. Mi sono precipitato sul posto e ho visto una guardia di sicurezza lottare con un uomo che stava cercando di entrare nella chiesa. Dopo che non è riuscito nel suo intento, si è lasciato esplodere”. Il gruppo talebano pachistano Jamaat-ul-Ahrar (Jua) ha rivendicato la responsabilità delle esplosioni . Il portavoce di Jua, Ihsanullah Ihsan, via email ha detto che tali attacchi continueranno “fino a quando la sharia non sarà imposta nel Paese.” Dopo gli attacchi una folla inferocita ha picchiato a morte due persone sospettate di essere coinvolte nell’attacco e le ha poi bruciate. La folla ha anche sequestrato in un negozio per circa due ore quattro poliziotti feriti che secondo i dimostranti non avevano vigilato sulla chiesa. Due delle vittime dell’esplosione sono agenti. Uno dei sospettati sarebbe stato fermato dalla polizia.
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