Orrore senza fine e una pratica terribile che sembra diventare una moda tra i guerriglieri islamisti, quale che sia il loro gruppo di appartenenza. Ieri la notizia di qaedisti egiziani che hanno decapitato quattro uomini considerandoli spie del Mossad, pochi giorni dopo l’esecuzione del giornalista americano James Foley. Questa volta l’Isis ha diffuso un video con la decapitazione di un soldato curdo, minacciando l’America per la seconda volta e sollecitando i curdi a rompere la loro alleanza con l’Occidente in funzione anti califfato. Poche ore dopo lo Stato islamico ha rilasciato un altro scioccante filmato con l’esecuzione massa di 300 soldati siriani e una nuova minaccia agli Stati Uniti. Il primo video, accompagnato dall’hashtag #2ndmessagetoAmerica, mostra la decapitazione di un soldato curdo, che faceva parte di un gruppo di soldati probabilmente catturati dall’Isis durante i combattimenti in Iraq. Nel video il prigioniero e i suoi boia si trovano davanti alla Grande moschea di Mosul, città irachena messa a ferro e fuoco dagli uomini di al-Baghdadi.