Il fondatore di Facebook, Mark Zuckerberg, decide di scendere in campo contro l’Ebola. E lo fa come può, con una donazione insieme alla moglie, Priscilla Chan: 25 milioni di dollari alla Cdc Foundation. “L’epidemia ha raggiunto un punto critico – ha scritto mr. Facebook sul suo social – e ha infettato 8.400 persone finora, ma si sta diffondendo rapidamente e le proiezioni suggeriscono che potrebbe infettare un milione di persone nei prossimi mesi se non contrastata adeguatamente”. Non c’è da stare tranquilli, insomma, di questo Zuckerberg è estremamente convinto: “Dobbiamo tenere sotto controllo l’Ebola, affinché non diventi rapidamente una minaccia alla salute globale che combatteremo per decenni, in futuro, come nel caso della poliomelite o l’Hiv. Crediamo che la nostra donazione rappresenti il modo più efficace per dare forza ai Centers for Disease Control”. Zuckerberg ha concluso il suo post spendendo elogi per tutti coloro che combattono l’Ebola “in prima linea”. “Il loro è un lavoro eroico – scrive – si impegnano nei centri di cura, forniscono istruzioni allo staff dei centri locali e identificano i casi di Ebola. Speriamo che i nostri soldi servano per salvare delle vite”.
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Il bonifico di Zuckerberg, tra i 400 uomini più ricchi del mondo secondo Forbes, e tra i più attivi filantropi del pianeta stando alle donazioni effettuate nel 2013, si aggiunge a quello donato negli ultimi mesi da altre personalità di spicco. Lo scorso 10 settembre la Fondazione di Bill & Melinda Gates ha donato 50 milioni di dollari alle agenzie e alle organizzazioni internazionali degli Stati Uniti che contrastano la diffusione dell’epidemia nei territori più colpiti. Il co-fondatore di Microsoft, Paul Allen, ha donato 20 milioni di dollari per la stessa causa e ha lanciato la campagna Tackle Ebola (“Contrasta l’Ebola”). E anche in Africa si è fatta sentire la generosità dei più ricchi: su tutti ha contribuito alla ricerca Aliko Dangote, l’uomo con il patrimonio personale più alto del Continente nero.