L’Isis la vuole morta e a parlare di questa situazione è la diretta interessata. La 24enne Mia Khalifa è originaria di Beirut e proveniene da una famiglia cristiana che si è trasferita dalla capitale libanese negli Stati Uniti all’età di 10 anni e oggi abita oggi a Miami. La giovane sebbene abbia vissuto gran parte della sua vita lontana, continua ad essere molto presente nel suo paese, dato che i suoi video indignano la parte più intransigente della comunità islamica. Che cosa fa? Mia è un’ex pornostar e ha all’attivo un grande numero di videoclip che, come si sa, sono vietati in tutti i paesi musulmani tranne in Libano e in Turchia. Non solo. Perché la figura di Mia Khalifa viene strumentalizzata a fini politici e ogni volta che c’è una manifestazione di piazza, i manifestanti libanesi condannano il comportamento dei propri politici mostrando una foto della porno-star per spiegare che lei farà pure sesso, ma è la personificazione della corruzione e dell’indecenza. Ora sebbene la 24enne abbia abbandonato il porno, i suoi video sono ancora presenti in rete sulle principali piattaforme hard. e questa cosa l’ha messa in guai seri. (continua dopo la foto)




In un’intervista a The Sport Junkies la performer di origine libanese ha spiegato di essere stata minacciata dall’Isis di decapitazione e di dover convivere con questa paura, cercando di mostrarla il meno possibile perché “non puoi mostrarti debole, è esattamente ciò che vogliono”. L’attrice ha spiegato di aver ricevuto l’intimidazione attraverso internet con un’immagine modificata che la ritraeva decapitata e che era accompagnata appunto da una minaccia. Un messaggio, quello contenuto nella foto artefatta, che in fin dei conti rientra nelle offese quotidiane che Khalifa riceve anche attraverso Instagram e Twitter. (continua dopo le foto)
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Le principali critiche mosse dagli utenti dei social network sono due. La prima è l’origine libanese di Khalifa, che rappresenterebbe una vergogna per il suo popolo e che tra l’altro è sottolineata dai tatuaggi – la bandiera del paese mediorientale – che l’attrice porta orgogliosamente sul corpo. La seconda argomentazione si riferisce invece ad un video porno in cui l’attrice indossa la hijab, il “velo” che copre soltanto i capelli delle donne musulmane. Un’offesa alla religione islamica, secondo i suoi detrattori, ma – contesta Khaifa – si trattava di satira priva di qualsiasi offesa, soprattutto considerato che “ci sono film di Hollywood che mostrano i musulmani in un modo molto peggiore”.
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