“Donne vendute al bazar per cinque dollari. Esposte come buoi, con il cartellino del prezzo al collo, condannate a essere oggetto sessuali per i militari dell’Isis: schiave del Califfato”, è la denuncia di Nursel Kilic, rappresentante internazionale del Movimento delle donne Curde, che ha portato, con l’aiuto del senatore Luigi Manconi e del vicepresidente del Senato Valeria Fedeli, la questione delle donne curde impegnate nella resistenza armata nel Parlamento italiano alla ricerca di solidarietà. “Secondo le stime ufficiali le donne rapite e vendute nei bazar sono 3,000, in realtà sono molte di più. 1200 poi giacciono nelle prigioni nella zona di Mosul e lì vengono violentate, torturate, subiscono ogni genere di violenza”.