Notizie sempre più preoccupanti dal fronte mediorientale: bambini di appena dieci anni sono stati reclutati dai miliziani dai jihadisti dell’Isis attivi in Siria e in Iraq. Il rapporto consegnato a Ginevra dalla commissione indipendente Onu di inchiesta, però, parla anche di esecuzioni pubbliche, amputazioni, fustigazioni e finte crocifissioni che hanno luogo ogni venerdì nelle zone della Siria controllate dallo Stato islamico. La Commissione Onu descrive uno “spettacolo comune” a Raqqa, città roccaforte degli jihadisti, e nelle zone controllate dall’Is nel governatorato di Aleppo. Accuse non solo contro gli jihadisti dell’Isis, ma anche contro le forze governative siriane che hanno commesso massacri, attacchi, torture e altre violazioni che “equivalgono a crimini contro l’umanità”. L’Is, concludono i funzionari delle Nazioni unite, rappresenta “un chiaro pericolo per i civili e in particolare per le minoranze sotto il suo controllo” sia in Siria che in Iraq.
