Non è nulla di definitivo, ma politicamente è un fatto importante, soprattutto perché è Londra a pronunciarsi. Il parlamento britannico ha difatti votato sì a una mozione non vincolante che chiede al governo di riconoscere la Palestina come Stato. A conferma dell’importanza dell’atto c’è il fatto che il voto ha ottenuto un sostegno bipartisan anche se attenuato dall’assenza della maggioranza dei deputati. La Camera dei comuni ha votato 274 a 12, su un totale di 650 membri. Molti gli assenti, con il premier David Cameron e altri ministri che hanno preferito astenersi. Ieri il primo ministro aveva fatto sapere che il voto non avrebbe cambiato in nessun caso la politica di Londra sul Medio Oriente, ma certo il voto di Westminster ha un importante peso simbolico a sostegno della soluzione dei due Stati per il conflitto israelo-palestinese. Ma non si è fatta attendere la reazione di Tel Aviv. Secondo il governo dello Stato di Israele, la scelta britannica “mina le possibilità di pace del paese” perché, spiega il ministro degli Esteri dello Stato ebraico, “un riconoscimento internazionale premature manda ai dirigenti palestinesi l’allarmante messaggio che possono sottrarsi alle scelte difficili che le due parti devono fare, in vista di una vera pace”.