Una donna turca ha confessato di aver decapitato il marito che voleva costringerla a compiere gli “atti depravati” che aveva visto in alcuni film pornografici tedeschi. Lo riporta l’agenzia Dogan, spiegando che la vicenda riguarda una donna di 49 anni, Gonul S., e il 67enne Osman T., entrambi di Isparta, in Turchia. I due si erano conosciuti lo scorso settembre e Osman aveva proposto alla donna di convivere con lei per tre mesi, al termine dei quali, se la convivenza fosse andata bene, l’avrebbe sposata.
“Ho accettato – ha raccontato Gonul ai giudici – e mi sono trasferita da Osman dopo un matrimonio religioso, ma dopo 20 giorni lui ha cominciato a diventare violento. Voleva fare sesso con me tutti i giorni e io ero costretta a trovare sempre nuove scuse. Guardava alcuni canali pornografici tedeschi e mi chiedeva di fare quello che vedeva”. Ai ripetuti rifiuti della donna, l’uomo aveva cominciato a picchiarla e insultarla.
Gonul ha avuto un figlio di 12 anni da un precedente matrimonio. Il ragazzo ha assistito alla loro ultima lite, il 30 gennaio scorso, e per difendere la madre ha colpito Osman con un’antenna. “Era ancora cosciente. Mio figlio – ha raccontato la donna – è scappato nell’altra stanza per la paura e io ho afferrato un coltello da cucina mentre Osman cercava di strangolarmi”. La donna, che è cintura blu di taekwondo, è riuscita a farlo cadere sul pavimento “faccia sotto”, gli si è scagliata addosso e gli ha “tagliato il collo da dietro”. “Lo sentivo grugnire” ha concluso, dicendosi pentita del gesto. Ora la donna è stata arrestata in attesa del processo.
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