Ieri la probabilità che a decapitare il giornalista americano sia stato un cittadino inglese. Oggi la probabilità sembra farsi più concreta. Il jihadista si fa chiamare John e si sospetta possa provenire da Londra. È stato il Guardian a tentare la descrizione del boia e la stessa testata descrive John come una persona intelligente e istruita e aggiunge che gli ostaggi erano soliti chiamare il gruppo dei quattro britannici “i Beatles” per via della loro nazionalità. Ma a sconvolgere i britannico non è solo il crimine efferato e le sue modalità. Secondo il King’s College di Londra, gli estremisti britannici che si sono uniti ai jihadisti dello Stato Islamico in Siria e Iraq sono «i combattenti tra i più feroci». I musulmani sunniti radicali provenienti dal Regno Unito starebbero prendendo parte al conflitto in ogni suo ambito. E, aggiungono gli analisti del Doha Brooking Center, in uno dei più celebri video di reclutamento dello Stato Islamico (rimosso da YouTube ma ancora disponibile su altri siti) parlano almeno due miliziani dall’accento inglese.
Il Guardian: “Due donne italiane nelle mani dell’Isis”. Sono Vanessa e Greta?