È stato assassinato il 26 aprile con colpi sparati nella schiena da due uomini incappucciati a bordo di un moto. Eusébio era un leader degli indios Ka’apor dell’Alto Turiaçu, un gruppo che lotta contro la deforestazione dell’Amazzonia nello Stato brasiliano del Maranhão. ‘’Non è la prima volta che i Ka’apor denunciano di aver ricevuto minacce dalle imprese responsabili della deforestazione’’, scrive Greenpeace in una nota, evidenziando che almeno ‘’dal 2008 i Ka’apor chiedono interventi contro il taglio illegale, ma sono state condotte solo sporadiche operazioni e non appena gli ispettori se ne sono andati l’attività criminale è ripresa’’.
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