Lacey Weld è una ventiseienne americana finita in carcere per droga dopo essere stata sorpresa in un laboratorio di metanfetamina. Un giudice l’ha condannata a 12 anni di prigione, sei dei quali giustificati dall’aggravante di aver messo a rischio un bambino. Come? La donna era incinta quando ha commesso il crimine. (continua dopo la foto)
La sentenza ha scatenato le proteste di molte associazioni, secondo le quali l’applicazione di quell’aggravante a un feto viola la costituzione, i diritti umani e delle donne. “Tutto ciò che una donna incinta fa può avere un impatto sul feto e quindi potrebbe renderla perseguibile” fa notare l’avvocato di Weld. Se si danno sei anni di prigione a lei, questa è l’obiezione, perché non darli anche a tutte le donne che in gravidanza fumano, bevono alcool, si muovono troppo o dormono poco?”