È confermata la notizia del ritrovamento della seconda scatola nera del volo Germanwings precipitato in Provenza. Grazie ad esso sarà probabilmente confermata la tesi più avvalorata, quella che punta il dito sull’omicidio-suicidio del copilota. Tutte le prove infatti si scagliano contro Andreas Lubitz. È per bocca di uno dei procuratori tedeschi che stanno ricostruendo il passato del pilota, che si apprende che nei giorni precedenti lo schianto Lubitz cercò su internet informazioni su porte blindante in cabina e altre misure di sicurezza bordo. Non solo. Cercò pure informazioni sui modi per suicidarsi. Oramai non sembra esserci più nessun dubbio sulla responsabilità del gesto.
Ti potrebbe anche interessare: “Lubitz non era in volo, il suo cadavere era nel bagagliaio dell’auto…”