L’attacco talebano alla Guest House Park Plaza di Kabul ha un bilancio drammatico, peraltro ancora provvisorio. Quello è un residence frequentato da stranieri nella capitale afgana. Tra le vittime – lo conferma la Farnesina – anche un nostro connazionale, la cui identità non è ancora nota. Secondo media indiani, si tratta di un diplomatico, ma per ora non vi sono riscontri ufficiali. L’emittente indiana Cnn-Ibn riferisce invece di due italiani morti. Il bilancio ufficiale fornito dalla polizia di Kabul è di cinque morti e cinque feriti, ma la stessa tv indiana parla invece di 14 morti fra cui quattro indiani.
Nell’attacco sono morti anche un cittadino americano, già confermato dall’ambasciata Usa, e circolano notizie anche della morte di un francese. Altre cinque persone sono state ferite, mentre la polizia afgana è riuscita a portare in salvo, dopo diverse ore di assedio, almeno una cinquantina di persone. Ad agire, secondo alcune fonti, un solo attentatore armato di Kalashnikov e una pistola che è stato ucciso dalla polizia prima che azionasse la cintura esplosiva e che indossava. Secondo altre fonti avrebbero agito invece tre terroristi.
La matrice dell’attentato è certa, essendoci stata precisa rivendicazione dei talebani. Il loro portavoce, Zabihullah Mujahid, in una email inviata ai media ha detto che il gruppo ha preso di mira il residence perché frequentato da stranieri, tra cui americani. Secondo la rivendicazione a condurre l’attacco è stato un solo uomo, non tre come affermato dal governo afgano. Nel messaggio in lingua pashto Mujahid ha precisato che “un attentatore suicida della provincia di Logar ha attaccato la guesthouse”. Si è trattato, ha aggiunto, di “Muhammad Idrees, armato di una pistola, un fucile e materiale esplosivo” che “ha attaccato il luogo dove si trovavano oltre 100 persone”.
Un’armatura contro le molestie sessuali, la protesta per le strade di Kabul dell’artista afghana
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