Diciassette turisti e due tunisini morti, una quarantina feriti. Questo il bilancio “definitivo” – assicura il premier tunisino Habib Essid – del sanguinoso attacco al museo del Bardo di Tunisi per mano di una cellula jihadista, molto probabilmente collegata all’Is (i cui militanti – come riporta Repubblica – esultano su Twitter). Fra le vittime, anche quattro turisti italiani. Una decina invece sono rimasti feriti in modo più o meno grave. Tra i morti ci sarebbero almeno tre giapponesi, due francesi, due colombiani, due polacchi, un australiano e uno spagnolo.
Una delle vittime si chiamava Francesco Caldara ed era un pensionato di Novara. Torinese la seconda vittima identificata: si tratta di Orazio Conte.
Quello di ieri è stato un attacco al Paese dove la stagione delle primavere arabe aveva dato i frutti migliori. Cinque uomini armati travestiti da militari hanno assaltato il celebre museo, nel cuore di Tunisi, accanto al Parlamento, che forse era il loro obiettivo originario, dal quale sarebbero stati respinti. C’è stata una sparatoria, un assedio con decine di turisti presi in ostaggio e poi si è consumata la strage. Dopo un paio d’ore un blitz dei corpi speciali tunisini ha messo fine al rapimento di massa: morti anche due terroristi, entrambi di nazionalità tunisina, un agente e un autista di bus. I turisti erano centinaia e sono fuggiti scortati dalle forze dell’ordine: in città ogni mercoledì arrivano due navi da crociera. Quella della Costa a bordo aveva migliaia di persone. Quando è ripartita da Tunisi, a notte fonda, i passeggeri che non erano tornati a bordo erano 13.
Il primo ministro tunisino ha affermato che il commando era composto da cinque persone e che “due sono state uccise”. Si tratta di Jabeur Khachnaoui, originario della città di Kasserine, e Yassine Laâbidi, di Ibn Khaldoun. Jabeur Khachnaoui era scomparso da tre mesi e aveva chiamato i suoi genitori con una scheda irachena. Il governo tunisino ha poi riferito che tre membri del commando sarebbero riusciti a fuggire. In serata due sospetti sono stati arrestati.
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