L’allarme per i jihadisti di casa nostra – individui legati all’Isis e partiti per combattere in Siria o in Iraq, oppure rientrati in Italia con intenzioni tutt’altro che pacifiche – richiede una vigilanza altissima. A dirlo, in un’intervista a Repubblica, è il ministro degli Interni Angelino Alfano, che conferma l’esistenza di “decine di combattenti italiani attivi in Siria, con un nucleo molto ristretto di ideologi e reclutatori”. “Siamo in possesso di una lista consolidata dei combattenti di nazionalità italiana”, spiega Alfano. “I pericoli – ammette – sono tanti”.