Una bomba quella di Yari Carrisi a Vita in Diretta: “La canzone “Felicità”? Non rappresentava i miei genitori. Ecco la verità…”. Nello spazio dedicato al gossip, nel contenitore di Rai1 si è parlato dei figli d’arte. In collegamento con Alberto Matano e i suoi ospiti, il figlio maggiore di Al Bano e Romina, Yari Carrisi. Tra gli opinionisti, il giornalista Roberto Poletti che chiede all’artista: “Che musica fai? Non ho mai sentito una tua canzone…”. Yari Carrisi replica: “Musica indiana, ma anche cantautori italiani come Battisti”.
A quel punto Matano chiede all’ospite se gli piacerebbe cantare Felicità, brano simbolo dei suoi genitori. Gli opinionisti in studio commentano la domanda su papà Al Bano e mamma Romina e Yari Carrisi si innervosisce: “Se mi viene fatta una domanda vorrei poter rispondere… Io sono nato e cresciuto negli anni 70, nel periodo prima di Felicità”. (Continua a leggere dopo la foto)
“Se volete conoscere davvero i miei genitori ascoltate quegli album lì, era un altro mondo. Felicità è arrivata come inno alla fine degli anni di Piombo, ma è una canzone che non li rappresenta”. Si parla dei figli d’arte e Matano manda in onda un filmato che raccoglie alcuni esempi. Dunque, il collegamento con Yari Carrisi, che punta il dito contro la discriminazione che subirebbero i “figli di” che provano a sfondare nel mondo dello spettacolo a causa del loro cognome ingombrante. (Continua a leggere dopo la foto)
E, nel farlo, Yari Carrisi si è spinto in una piccola provocazione nei confronti del padre. Quando gli hanno chiesto come mai non avesse ancora partecipato al Festival di Sanremo, Yari infatti risponde: “Non posso andare a Sanremo perché ci va sempre mio padre”. Insomma, da parte di Yari una sorta di richiesta ad Al Bano di fare un passo indietro? (Continua a leggere dopo la foto)
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E ancora, parlando del papà e di Romina Power, Yari ha aggiunto: “Non li vogliamo emulare. Certo, vorremmo cantare con loro, ma rispondevamo solo a una domanda. Noi vogliamo cantare con tutti, specialmente coi nostri familiari”. Staremo insomma a vedere…
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