Passare da rocker dannato a giudice di un talent è come passare da un sontuoso uovo morbido con la crema di foie gras emulsionata al Porto alla camomilla della nonna. Insomma, di amaro in bocca ne lascia e ne lascia parecchio. Eppure, dopo le critiche iniziali, le accuse di tradimento e le ali da pipistrello sostituite da pennute e candide appendici angeliche, Manuel Agnelli sembra essersi calato perfettamente nella parte. Anzi è convinto che, dopo aver conquistato il pubblico italiano, conquisterà anche la vittoria al talent show. «Vincerò io X Factor – ha spiegato il frontman degli Afterhours al Corriere della Sera -. Il fatto di essere qui è per me una liberazione interiore, a livello personale, e mi sorprendo io per primo perché non credevo che mi sarei trovato così bene. Pensavo di essere un disadattato e invece mi sto divertendo tantissimo, sto stupendo me e chi mi guarda, do finalmente una voce a me stesso che prima non conoscevo tanto, più ludico. Del resto, ora ho l’età e la consapevolezza per sapere che le cose bisogna godersele». (Continua dopo la foto)
Il chiomatissimo musicista tornato dal loto oscuro della forza con Lord Fener nell’ultimo capito tolo della prima trilogia (che reste insuperabile, chi sostiene il contrario ci contatti) ha poi riflettuto sul suo passato, quando si iscrisse all’Istituto agrario e iniziò un percorso che fu fondamentale per la sua crescita. “Iscrivermi lì è stata la cosa più coerente che ho fatto. Mi ero innamorato di una ragazza che lo frequentava. Se ci siamo fidanzati? Mai stati insieme, mi ero innamorato io e basta, lei no”.
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“Devo a quei compagni conosciuti in prima superiore la sincerità creativa – ha concluso -. Erano tutti figli di proletari che ascoltavano punk, mi hanno sconvolto la vita”.