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“Vorrei ringraziare… non ci riesco, scusate”. Commozione in diretta per Linus, in lacrime durante il suo programma radiofonico. “Non ho pianto neanche quando è morta mia madre, ma oggi non riesco a trattenermi”. Ecco cosa gli è successo

“Questo è uno di quei momenti in cui odio il mio lavoro. Perché mi obbliga a condividere qualcosa che vorrei invece dimenticare. Ma di cui non posso non parlare. Non dopo che ne ho parlato mille volte. Ieri a mezzogiorno è morta Bruna. Così, all’improvviso. Dieci minuti prima stava tentando di scippare un pollo dalla padella, dieci minuti dopo non c’era più”. Lo scrive Linus sul proprio blog, commentando la scomparsa inaspettata della sua cagnolina che venerdì scorso, dopo essere stata investita da un’auto, è morta tra le braccia del figlio. Dopo aver ammesso di seguire una cura per un problema al tallone, il conduttore di ‘Deejay Chiama Italia’ è tornato sul web per condividere con i propri fan un altro momento delicato della sua vita personale. “È un dolore grandissimo, inaspettato, indescrivibile – confessa sul proprio diario online – Non riesco a non pensarci, a non pensare all’ingiustizia di un’anima così innocente che se ne va così improvvisamente, violentemente, ingiustamente”. “Adesso ci sta guardando, dall’alto, col muso tra la ringhiera e – conclude Linus – vorrà vedere se ce la possiamo fare anche da soli”. (Continua dopo la foto)

 

A ognuno la sua Scala.

Una foto pubblicata da Linus (@linus_dj) in data: 8 Dic 2016 alle ore 03:32 PST

La notizia della scomparsa della giovane cagnolina ha fatto velocemente il giro del web, tanto che sono stati migliaia gli utenti che hanno fatto sentire la propria vicinanza a Linus postando commenti affettuosi sui suoi profili social. E dopo l’addio pubblicato sul blog sabato 10 dicembre, qualche giorno dopo Linus ha condiviso anche a Deejay Chiama italia il dolore per la perdita di Bruna, il labrador chocolate che da 11 mesi era entrato a far parte della “famiglia Linetti”.

(Continua dopo la foto e il video)

 

Questo è uno di quei momenti in cui odio il mio lavoro. Perché mi obbliga a condividere qualcosa che vorrei invece dimenticare. Ma di cui non posso non parlare. Non dopo che ne ho parlato mille volte. Ieri a mezzogiorno è morta Bruna. Così, all’improvviso. Dieci minuti prima stava tentando di scippare un pollo dalla padella, dieci minuti dopo non c’era più. È scappata a mio figlio davanti a casa, al rientro dalla passeggiata, inseguendo chissà cosa. Un altro cane, un gruppo di piccioni, non ha importanza. Non era mai successo, almeno non su quello stradone. Un attimo. La prima macchina l’ha evitata, la seconda non c’è riuscita. È morta praticamente tra le braccia di Filippo, appena arrivata al Pronto Soccorso Veterinario. Aveva appena compiuto undici mesi, tra poco avremmo festeggiato il suo primo Natale. È un dolore grandissimo, inaspettato, indescrivibile. Non riesco a non pensarci, a non pensare all’ingiustizia di un’anima così innocente che se ne va così improvvisamente, violentemente, ingiustamente. È stata con noi nove mesi, ma li ha vissuti fino all’ultimo secondo. È stata con noi nove mesi, ma dopo che abbiamo fatto sparire qualunque oggetto sembra quasi non sia mai esistita. Ci ha all’inizio violentato l’esistenza, fino a farmi pentire di averla presa. E poi ce l’ha pian piano cambiata, riempita, colorata. Ha fatto di più lei per la mia famiglia in questo poco tempo che ognuno di noi singolarmente negli ultimi dieci anni. Era diventata l’ombra di Carlotta, la migliore amica di Filippo e il pupazzo di Michele. Era la compagna di giochi di tutti i cani del quartiere, e forse un po’ anche di voi ascoltatori. Sono stato felice di condividere ogni gioia che mi ha regalato, però adesso questo rende ancora più pesante il momento, ora che per contrappasso sarò costretto a spiegare all’infinito come sta. Sta che non c’è più, ecco come sta. Era un cane felice, Bruna. Profondamente, ingenuamente felice. E noi lo siamo stati con lei. Ho cercato tutto il giorno di capire il significato di tutto questo, e forse è proprio nell’armonia che ha riportato nella nostra vita. Adesso ci sta guardando, dall’alto, col muso tra la ringhiera. Ce la fate da soli?

Una foto pubblicata da Linus (@linus_dj) in data: 9 Dic 2016 alle ore 22:52 PST

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Un periodo relativamente breve, ma sufficiente a Bruna per entrare nel cuore di tutti gli ascoltatori della radio, che con oltre 1.200 commenti sul blog, 3.500 sulla pagina Facebook e 8mila su Instagram hanno fatto sentire al vecchio leone la loro vicinanza per la scomparsa della giovane cagnolina. Una dimostrazione d’affetto che ha colpito nel segno, tanto che Linus ha voluto ringraziare in diretta tutti coloro che hanno speso una parola. L’emozione ha inevitabilmente preso il sopravvento. Un attimo di commozione in cui si è visto tutto l’amore di un padrone per il suo cane, subito sdrammatizzato con una battuta: “Non ho pianto neanche per mia madre”.

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