Viterbo dà ancora il suo contributo concreto alla crescita culturale: la Città dei papi abbraccia il Paese dei faraoni. L’Antico Egitto è, da sempre, uno dei temi fondamentali per gli affamati di cultura, per i curiosi e per chi ritiene che le città italiane possano e debbano vivere di eventi di carattere culturale. E nel capoluogo della Tuscia (dal 1 luglio al 28 ottobre) l’occasione è quella de “I tesori di Tutankhamon”, mostra voluta dalla Fondazione Caffeina e dalla Società italiana di beneficienza, con il sostegno della diocesi di Viterbo, dell’ambasciata italiana al Cairo, dell’ambasciata egiziana a Roma e del ministero degli Affari esteri. (continua dopo la foto)

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Dunque, un evento interamente dedicato al tesoro del sovrano egizio vissuto nel 1300 a.C., nelle sale della diocesi che ospitarono il primo conclave della storia. Segno, questo, di culture che si incontrano. Quello della mostra, già ampiamente apprezzata dal pubblico, è un percorso sorprendente tra 250 ricostruzioni del tesoro del faraone conservato nel Museo archeologico del Cairo, ma talmente perfette da sembrare vere. La mostra si affianca a quella inaugurata il 24 giugno scorso, dedicata a “Le icone copte. Capolavori di arte egiziana cristiana”. A Viterbo è Egitto mania.
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