Per nove anni avevano vissuto fianco a fianco. Cane e padrone. Più che un subordinazione, un rapporto alla pari. Così la pensava la padrona, così Zsazsa, una cagnolina bianca che ora ha il arruffato e gli occhi tristi. La sua storia, casomai ce ne fosse stato bisogno, è l’ennesima prova dell’amore dei nostri amici a quattro zampe. Dopo la scomparsa della padrona, scomparsa a 66 anni, la cagnolina l’ha vegliata per quasi due settimane, tra l’indifferenza dei conoscenti della donna, ignari di quanto fosse successo.I fatti sono accaduti in un appartamento di Budapest, in Ungheria, e a dare l’allarme sono stati i vicini di casa che da giorni non avevano più visto la donna. Entrati nell’abitazione, i soccorritori hanno trovato la cagnolina accanto al cadavere della donna. Un portavoce del gruppo di soccorso per gli animali della capitale ungherese, ha detto che Zsazsa era in una grave situazione di disidratazione e, anche se è riuscito a mangiare del cibo secco, i veterinari hanno detto che sarebbe morto entro un paio di giorni se non fosse stata trovata “Il cane era sdraiato accanto al cadavere. (Continua dopo la foto)
Ed era così debole che non riusciva ad alzarsi in piedi, abbiamo dovuto trascinarla via”, ha spiegato Gabor Pataki, capo del gruppo di salvataggio animale Allatmento Liga. “Molti cani sarebbero morti dopo un trauma simile” ma “ieri Zsazsa era di nuovo in piedi e ha persino scodinzolato”. Zsazsa ora si sta riprendendo. L’attenzione mediatica che ha catturato la sua storia sicuramente le consentirà presto di trovare una nuova famiglia. Una storia che ricorda quella di Ringo un cane meticcio di 15 anni. Il cane guaiva e piangeva disperato sulla donna di 70 anni che si era occupata di lui da sempre, e che era morta da sola, nell’indifferenza di tutti, stroncata da un infarto. (Continua dopo le foto)
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Il medico legale, entrato nella casa con i pompieri, non ha potuto far altro che constatare il decesso della donna. A dare l’allarme era stata una vicina, che ormai da giorni non vedeva la signora. All’arrivo dei soccorritori il cagnolino era disidratato e denutrito. Gli è stato quindi dato da mangiare e da bere ed è stato portato al canile di Caluso. Una vicenda commovente e straziante, che non fa altro che sottolineare ancora una volta il meraviglioso legame che può unire gli essere umani ai loro animali domestici.