Tina Cipollari non è donna dalle mezze misure, nel corso degli anni lo ha dimostrato più volte. E anche stavolta l’opinionista di Uomini e Donne non si è smentita. Ha attaccato Mario Cusitore, il corteggiatore di Ida Platano, sbattendogli in faccia una verità che non è solo quella di Tina, ma di una larga fetta del pubblico da casa. Durante la puntata di oggi, 4 aprile, Mario e Ida hanno avuto l’ennesimo confronto. Un confronto dopo un’esterna che non è affatto piaciuto al pubblico.
“Pure questa esterna sciatta e insignificante! Non trasmettono nulla! Non mi piace né lui né Mario! Lei è vestita già da funerale, di viola”. E ancora: “Ma non pensano ai figli? È abbastanza probabile che si trovino davanti la TV quando ci sono i genitori o no? Cosa penseranno di un papà o una mamma che si baciano con più donne o uomini! Sarò antica io”.
Uomini e Donne, Tina Cipollari ancora contro il cavaliere Mario
In studio Mario ha poi spiegato di essere innamorato di Ida. A quel punto Tina è intervenuta. “Mamma mia Mario, reciti meglio di Al Pacino”, sostenendo che il cavaliere sta solo recitando e che, probabilmente, il suo percorso dentro lo studio di Uomini e Donne è durato fin troppo, almeno come corteggiatore di Ida Platano. Quest’ultimo attacco non fa che mettere il sigillo definitivo su Mario.
Tina, da parte sua, non si esprime in termini del genere per la prima volta. “Lui è bravo a rigirare le frittate, nemmeno il primo chef d’Europa lo sa fare meglio”. Secondo l’opinionista del dating-show, dunque, Mario avrebbe troppe pretese: “Già è un miracolo che ti ha fatto risedere, con un’altra non sarebbe accaduto”. Il pubblico, per una volta è tutto d’accordo.
Per Tina, sempre oggi, sono arrivata parole al miele da parte di Beatriz: “Le dico grazie. A oggi ammetto che trovarmi di fronte una donna con il carattere forte come il mio (se non di più!) in realtà mi ha migliorata come persona. Ho sviluppato una grande pazienza che non sapevo di avere. In uno dei libri che sto leggendo c’è scritto che in realtà il nostro “nemico” è il nostro insegnante proprio perché aiuta a stimolare la virtù della pazienza e quindi a migliorare”.