Tra i protagonisti di questa prima parte di Uomini e Donne il cavaliere del Trono Over Marco Viola. Romano, consulente fiscale di 46 anni, è approdato al dating show di Maria De Filippi a settembre e si è trovato spesso al centro dello studio in queste settimane e ora si è raccontato nell’ultimo numero del magazine del programma. Dice che le prime dame che l’hanno colpito in studio sono state Roberta Di Padua e Cristina Tenuta. Con la prima la “sfida – come lui la definisce – non è neppure iniziata, visto che dopo solo un’uscita la conoscenza si è interrotta.
Proprio con la dama di Cassino, in studio Marco si ritrova spesso ad avere degli scontri, ma di lei dice che è “una donna fisicamente meravigliosa”. Allo stesso tempo, crede che abbia “un carattere molto spigoloso e contrastante” che lui reputa “poco femminile”. Insomma, non saprebbe farsi corteggiare. E proprio Roberta, insieme a Tina Cipollari e Barbara De Santi lo hanno preso in giro a UeD per i suo modo di camminare. Lì per lì Marco non ha detto nulla ma ora svela un episodio doloroso del passato.
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UeD, la camminata di Marco Viola nasconde un retroscena doloroso
La sua “strana camminata” che ha generato ironia nello studio di Canale 5 ha un retroscena che ora Marco Viola ha deciso di svelare. Sebbene infatti non abbia avuto alcuna reazione di fronte ai commenti scherzosi, si è sentito “toccato profondamente” anche se non ha voluto dare spiegazioni. Ma cosa gli è successo?

“Il mio modo di camminare, che capisco sia un po’ inconsueto, è la conseguenza di un incidente avvenuto mentre facevo sci nautico in cui mi sono rotto un femore – racconta Marco Viola a UeD Magazine – All’epoca avevo solo 21 anni, ho vissuto una piccola Odissea perché ho rischiato un’embolia. Per questo ho dovuto tenere la gamba ferma per un mese. La sedentarietà ha fatto scendere molto il tono muscolare della gamba”.


“Fortunatamente, sotto consiglio medico, ho iniziato a fare molto sport che mi ha portato ad avere un portamento da indossatore, attività che tra l’altro ho anche svolto per qualche anno”. Non ha dimenticato quel dolore ma ci sono stati fatti ancora più pesanti nella sua vita. In particolare, il cavaliere ricorda di essere entrato “in un loop di autolesionismo” quando, circa 10 anni fa ha avuto una relazione che andava avanti con tira e molla continui. Per uscire da questo tunnel, il cavaliere ha scelto di andare in analisi.