1943. Un gruppo di donne si trasferisce a Los Alamos, nel deserto del Nuovo Messico, al seguito dei mariti, scienziati impegnati nella costruzione della prima bomba atomica: ma loro, le mogli, non ne sanno nulla. Un’intera cittadina di spartane abitazioni, chiusa da controlli severissimi, è stata creata per loro: ma lo spirito d’avventura e la tenacia le spinge a lottare per migliorare la propria condizione, ora così diversa da quella precedente di donne colte e privilegiate, a malapena sfiorate dai disagi della guerra. A poco a poco, nel corso dei successivi due anni, cercano di ridare un senso a una vita quotidiana segnata dal segreto: tessono legami tra loro, mettono in piedi le loro famiglie, si inseriscono in una difficile realtà di convivenza con i militari e con le popolazioni indiane che vivono nei paraggi. I mariti restano assenti, sullo sfondo, occupati nelle loro indicibili ricerche: fino all’agosto 1945, quando l’esplosione degli ordigni atomici su Hiroshima e Nagasaki fa comprendere a tutte perché erano lì e deflagrare nella quieta quotidianità familiare dilemmi morali e dubbi esistenziali insolubili.
Tarashea Nesbit
Le mogli di Los Alamos
Ponte alle Grazie, 2014, 235 p.,
€ 15,00