È successo a Brescia, un agricoltore di 47 anni è stato rinviato a giudizio per aver investito e ucciso due gatti della sorella. Per questo fatto si è aperto il procedimento Penale, secondo l’accusa l’uomo deve rispondere per l’uccisione di un gatto, “Grigino” che sarebbe stato schiacciato “per crudeltà” dall’agricoltore con il trattore. Un altro gatto, invece sarebbe stato investito con un’auto e ucciso. La cosa incredibile è che l’uomo era stato già denunciato e prosciolto “Perché il fatto non sussiste” per aver ucciso sempre alcuni gatti, in quell’occasione appartenenti al cognato.
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E sempre lo stesso uomo, oltre che per animalicidio, è stato accusato di stalking nei confronti della sorella, del cognato, del nipote e della madre. In quest’ultimo caso l’udienza è stata fissata per il prossimo 4 novembre.
Un’altra accusa preoccupante nei confronti del 47enne bresciano riguarda i giorni scorsi. All’uomo, infatti, sarebbe stato sequestrato il dobermann che avrebbe ucciso alcuni gattini. L’avvocato Alberto Scapaticci, l’legale dell’ agricoltore, ha chiesto istanza di dissequestro al tribunale del Riesame di Brescia.
Da parte della Lav (Lega Anti Vivisezione) è arrivato subitaneo un commento: “Ci auguriamo che sia fatta piena luce sull’accaduto e che siano accertate tutte le responsabilità penali dell’imputato, al fine di una condanna esemplare – ha detto Ilaria Innocenti, responsabile nazionale Lav, Area Animali familiari – Queste situazioni sono un tipico esempio di come la violenza sugli animali e sulle persone possano essere intimamente connesse e di come possano sfociare in condotte riprovevoli e condannate dalla legislazione vigente”.
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