La finale di Tu si que vales è andata in onda nella serata di ieri, sabato 16 novembre. A trionfare è stato l’illusionista Matteo Fraziano. Sulle ragioni che hanno portato il ragazzo a vincere (montepremi da 100mila euro in gettoni d’oro), il pubblico si è fatto un’idea; idea che è stata riversata in rete e che sta facendo discutere parecchio. Secondo alcuni a rischio sarebbe l’intera credibilità del programma arrivato alla sua undicesima, fortunatissima (lo dicono gli ascolti), stagione.
Da parte del diretto interessato non è arrivato alcun commento, e neppure da parte di produzione e giudici, abituati del resto a fronteggiare sparate social, a volte anche oltre il limite. Quello che è certo è Fraziano sembre essere stato l’artista più continuo durante tutto il percorso e, di più, quello che ha saputo rinnovarsi di esibizione in esibizione, creando un filo rosso con il pubblico.
Tu si que vales, Matteo Fraziano ha vinto 100mila euro
Sulla sua vittoria, tuttavia, una parte del pubblico sembra vedere molto ombre: la nazionalità avrebbe giocato un ruolo molto forte. “Dai seriamente, per l’ennesima volta gli italiani hanno fatto vincere un concorrente italiano, bravo per carità, ma con un talento insignificante rispetto al gruppo coreano”, scrive un utente sulla pagina instagram ufficiale (scorri in basso per leggere i commenti su ig).
E Ancora: “E poi parliamo tanto delle elezioni americane appena avvenute dove è stato rieletto Trump al posto di un presidente donna. Doveva vincere CHIUNQUE tranne Matteo che in finale ci è finito quasi per sbaglio. O è palesemente truccata tutta l’orchestra o gli italiani non capiscono veramente una beata”.
“Ragazzi con tutto il rispetto ci mancherebbe… Ma io sono senza parole tutti noi potremmo imparare a fare le ombre cinesi, questo numero non è niente in confronto a tutti i finalisti che c’erano. A me non danno primo Messina emozione, secondo non è un numero per cui serva il talento ripeto, potremmo farlo tutti… Parere personale non è ovviamente un attacco verso questo ragazzo ma è un gusto personale”.