Negli ultimi anni diverse città italiane hanno deciso di abbellire i loro quartieri più “grigi” affidando pareti incolori di palazzi un po’ tristi all’estro della street art. È successo anche a Torino che nei mesi scorsi ha indetto un concorso internazionale per la riqualificazione del quartiere periferico Barriera di Milano, vinto dallo street artist pugliese Millo, classe 1979, a cui è stato affidato il progetto di trasformazione di 13 facciate cieche in altrettante opere di arte pubblica. Ma gli abitanti del quartiere non hanno apprezzato il suo stile surreale in bianco e nero e ne è venuta fuori una questione analizzata da Rocco Moliterni in un articolo su La Stampa in cui il giornalista si domanda: se l’arte pubblica non piace al pubblico, che arte pubblica è?