Un’altra vip nella rete del Covid. Nello stesso giorno in cui l’influencer Clizia Incorvaia annuncia di essere risultata negativa, sul web rimbalza la notizia della positività della giornalista Tiziana Panella. La nota conduttrice del talk show pomeridiano di La7 “Tagadà” lo ha reso pubblico nella mattinata di oggi, lunedì 3 gennaio. Tiziana ha scelto le pagine del Corriere della Sera per far sapere a tutti cosa le è successo e quali sono le sue condizioni di salute.
Mentre la trasmissione ha ripreso lunedì 27 con la conduzione di Alessio Orsingher, Tiziana Panella manca dal 23 dicembre, ultimo giorno prima delle feste. In pratica c’è stato solo un giorno di ‘riposo’ per Tagadà, ma nel frattempo il Covid-19 ha bussato alla porta di casa della giornalista. La Panella ritiene che il contagio sia avvenuto durante la cena della vigilia di Natale che si è svolta in famiglia a Caserta. Spiega inoltre che aveva anche effettuato un tampone, risultato poi negativo. E aggiunge: “Ciclo di vaccinazione completo, booster”.
A Natale, giorno successivo al probabile contagio, Tiziana Panella non sta bene. Dal 26 la giornalista è in isolamento a Roma: “La cena del 24 ha colpito – si legge sul CorSera – arriva la notizia del primo positivo, il secondo, il terzo, io sarò la quarta. Strike, focolaio famigliare. Tutto come da manuale, sembra una puntata di Tagadà”. Ma non lo è. È la cruda realtà. E le notizie negative non sono finite: “C’è anche il soggetto fragile – dice Tiziana – sono io”.
Mentre ascolta le parole del Presidente della Repubblica uscente Sergio Mattarella nel messaggio di fine anno, Tiziana Panella non riesce a trattenere le lacrime. “Sento il sangue che pompa sotto la pelle – racconta la giornalista – e la pelle brucia, mi fa male tutto dai reni alle dita delle mani. La gola è piena di spilli e sullo sterno mi hanno piazzato una pietra, la testa è una trottola che gira e pesa”.
Il racconto di Tiziana Panella è drammatico: “Non è un raffreddore! Ho cominciato a stare male il giorno di Natale. Ma male male, all’improvviso”. Il riconoscimento del virus non è avvenuto subito: “I sintomi non li riconosco, forse è un’influenza, una intossicazione. Intanto, mi metto in isolamento, aspetto, mi sembra di stare meglio, poi di nuovo male”. Poi arriva la consapevolezza: “So che se non fossi vaccinata sarei in terapia intensiva”. E l’ultimo aggiornamento sulle sue condizioni di salute: “Mentre scrivo sto meglio, i farmaci stanno facendo il loro lavoro, il corpo risponde. Piano piano recupero le forze”.