L’ex ministro per i beni culturali Massimo Bray, parla dal terrazzo della reggia di Carditello in un’intervista per trasmissione Crash della Rai, nella provincia di Caserta. Ad un certo punto si alza un filo di fumo sottile verso il cielo, che cresce fino ad addensarsi. Passa un minuto e il filo diventa sempre più denso fino a diventare una fotla nube grigia e poi un enorme fungo nero. L’ex ministro tossisce e si gira: si tratta di uno dei celebri roghi velenosi della terra dei fuochi. È servito giusto qualche minuto in più in un posto dalla visuale più aperta per vederne spuntare uno. “È il dramma di questo bellissimo territorio” spiega Bray, sereno nonostante le minacce per il suo impegno per la salvaguardia e la valorizzazione di questo territorio e in particolare per il recupero di quella reggia. “I roghi identificano troppe volte il paesaggio intorno a Carditello. È necessario che questo tema sia una priorità. Lo ha detto anche con parole chiarissime papa Francesco quando è venuto a Caserta. Questa denuncia il papa l’ha fatta con forza. Ha detto che se vogliamo ridare fiducia, se vogliamo dare speranza non può più accadere quello che accade in questa meravigliosa terra dove appiccano di continuo roghi tossici”.