“Sì, sono gay”. Ha una storia omosessuale da decenni e non è mai stato così felice. La confessione del noto volto dello spettacolo

Si è parlato anche di unioni civili, durante la quarta puntata del Maurizio Costanzo Show andata in onda domenica 29 maggio 2016. La discussione sul tema è stata molto accesa e, ovviamente, non tutti gli ospiti erano della stessa opinione. Marina Ripa di Meana e Carlo Taormina non la pensavano, per esempio, come Francesca Vecchioni, Edoardo Leo e Leo Gullotta. Mentre i primi hanno dimostrato di essere conservatori, i secondi si sono detti aperti al cambiamento. Vittorio Sgarbi, anch’egli ospite del Maurizio Costanzo Show, si è detto favorevole alla libera manifestazione dei diritti degli omosessuali, ma contrario al matrimonio.

“Ho avuto infanzia eterosessuale. Verso i 30 anni mi sono accorto che invece del gelato alla crema mi piaceva quello al cioccolato. Non è stato un problema, è stato naturale. Molti ragazzi soffrono. Un giorno in conferenza stampa del film ‘Uomini uomini uomini’ mi è stato chiesto ‘Lei è gay?’. Ho risposto sì. Vissuto sempre normalmente la mia omosessualità”. (Continua a leggere dopo la foto) 

Ha fatto outing con estrema naturalezza, Leo Gullotta, storico attore del Bagaglino che, in un incontro organizzato per promuovere il film “Uomini Uomini Uomini” di Christian De Sica ha parlato apertamente della propria sessualità. La sua ‘’rivelazione’’ non è stato un vero e proprio outing, come ha raccontato l’attore stesso, ma la risposta a una domanda che mai nessuno gli aveva fatto prima. (Continua a leggere dopo le foto) 

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“Ho una storia da 36 anni, una storia di rispetto – ha raccontato – Ho preso parte al gay pride del 2000 a Roma. Siamo un Paese ipocrita, sono salito e ho detto ‘Sono l’unico uomo di spettacolo omosessuale’. Mi reputo una persona serena. Perché non si può condividere? Siete un tribunale? Voglio dire alle mamme di questi ragazzi, non vi dovete vergognare di nulla. Siete persone con sentimenti. Dovete vergognarvi se spacciate o fate parte di clan camorristici, non di altro”.

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