A Quarta Repubblica prende il sopravvento Vittorio Sgarbi, come sempre d’altronde. Il programma condotto da Nicola Porro su Rete 4 e tornato in onda nella serata di lunedì 28 gennaio. Ancora una volta il critico d’arte si scaglia contro Giuseppe Conte. E lo fa con toni durissimi: “Sulla pochette è impeccabile, ma oltre la pochette non c’è nulla. Se ci fosse la tortura, meriterebbe di essere torturato”, picchia durissimo Sgarbi. Nel mirino, ovviamente, la gestione della pandemia e le decisioni sulle chiusure, contestatissime dal critico d’arte.
Quasi nulla da dire invece per Vincenzo De Luca, il governatore della Campania che per farsi vaccinare ha saltato la fila: “La massima autorità sanitaria di une regione è il Presidente e non ci si può permettere che si ammali. Quindi ha fatto bene a vaccinarsi”, ha tagliato corto Sgarbi, come sempre una voce fuori dal coro. Vittorio Sgarbi è stato protagonista anche il giorno di Santo Stefano, il 26 dicembre, sulle piste di sci di fondo di Asiago. (Continua a leggere dopo la foto)
Il sindaco di Sutri ha pubblicato sul suo profilo Facebook due video durante il suo allenamento all’aperto. “Niente discesa libera, solo sci di fondo, ma è accaduto l’imprevedibile”. Ossia una caduta, fortunatamente senza conseguenze, per Sgarbi che, carico come sempre, ha girato un secondo video per attaccare i divieti imposti dal premier Conte e dal ministro Speranza. (Continua a leggere dopo la foto)
“Certo l’affollamento va evitato, ma un gruppo di persone che si muovono liberamente nella più bella vallata d’Italia fanno solo qualcosa di sano come insegna qualunque medico che non sia un presidente del consiglio inetto”. (Continua a leggere dopo la foto)
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“La mia non è una provocazione ma un tentativo di resistenza a un’idiozia”, ha detto Sgarbi nel filmato. “Chi non è venuto si è fatto intimidire, e io non mi faccio intimidire e ho il buon diritto di stare qui insieme al sindaco di Asiago”, ha concluso il parlamentare.
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