Sembrava un pomeriggio come un altro, per Cloe Enright di Dunsborough, in Australia. La donna, che guidava verso casa propria, insieme ai due figli, improvvisamente ha notato qualcosa di strano sul ciglio della strada: un canguro morto. Purtroppo queste scene sono molto frequenti in Australia, ma l’istinto di mamma di Chloe ha avvertito che c’era qualcosa di strano. Dopo aver fermato la macchina, la donna è andata a controllare il canguro ormai senza vita, trovando davanti una sorpresa inaspettata: una canguro appena nato era ancora attaccato al corpo della madre.
(Continua a leggere dopo la foto)
{loadposition intext}
La donna, senza esitazione, ha preso il piccolo che era infreddolito e tremante e l’ha avvolto nella sua giacca. In genere i piccoli di canguro passano i primi tempi all’interno del marsupio della mamma, e ne escono solo dopo aver aperto gli occhi e messo il pelo. I figli di Chloe si sono subito dimostrati entusiasti di fronte a questa sensazionale scoperta, e nonostante il duro lavoro per accudirlo, la famiglia ha alla fine deciso di tenerlo e di prendersene cura. Una volta a casa la donna ha subito contattato la FAWNA , l’ente specializzato nella cura di animali selvatici che vengono soccorsi: oltre alle informazioni riguardo alle cure da prestare al piccolo, l’organizzazione le ha spedito anche un pacco con tutte le informazioni vitali e medicine e cibo utili per far crescere il cucciolo.
(Continua a leggere dopo la foto)
La cosa che è stata necessaria fare fin da subito, è stata quella di tenere al caldo il piccolo, poiché sprovvisto ancora di pelliccia, e poi è stato necessario nutrirlo ben quattro volte al giorno fino ai 18 mesi. Il cucciolo di canguro è stato chiamato da Lily, la figlia di Chloe, Angel perché a loro detta questo piccolo è stato un miracolo, un angelo arrivato per loro. La strada per il piccolo canguro è ancora molto lunga: sono state e sono ancora necessarie molte cure, affinchè l’animale si rimetta in buona salute, ma Chloe è stata felicissima di questo ritrovamento e ha promesso di prendersi cura del cucciolo sfortunato fino a che non sarà grande per poter tornare a vivere nel suo habitat naturale.
Ti potrebbe interessare anche
“Voglio giocare anche io”: questo simpatico cucciolo ha trovato un nuovo amico…
