Non è la prima volta che succede, c’è infatti un’organizzazione spietata che combatte prima tramite internet, dal vivo poi, tutti i pedofili che cercano di abbordare ragazzine indifese (minorenni naturalmente) per poi abusare di loro. “Sei impaziente di perdere la tua verginità, bambina?”: questo è solo uno dei messaggi inviati da un padre di famiglia di 50 anni ad una ragazzina di 13 anni. O meglio, a quella che credeva essere un’adolescente che avrebbe dovuto incontrare per fare sesso ma che in realtà altro non era che uno dei “vigilantes” del gruppo di ricerca pedofili “Dark Justice”. L’uomo si chiama Mark Thornton e vive a Darlington, nel Regno Unito. Il pedofilo ha prima chattato con la “ragazzina”, per poi inviarle foto dei suoi genitali e confessarle di aver già fatto sesso con una quindicenne.
Poi l’appuntamento, in cui l’uomo avrebbe dovuto far perdere la verginità alla giovane. Dopo aver affrontato Thornton, prendendo le chiavi della sua auto e esaminando il suo telefono, Dark Justice ha consegnato il 50enne alle autorità. L’uomo è stato in seguito arrestato e, secondo quanto riporta il gruppo di vigilantes, condannato a due anni di carcere.
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All’inizio dell’anno sempre un coraggioso membro dei Dark Justice, ha beccato nello stesso moto un altro malintenzionato, Jeremiah Mace un pedofilo di 65 anni beccato mentre stava per incontrare la sua vittima, una ragazzina 13enne. L’incontro doveva avvenire all’interno di un parco giochi, dopo che l’adolescente era stata adescata in chat sui social network. Jeremiah Mace le avrebbe addirittura inviato alcune foto compromettenti nelle quali appariva nudo, così la ragazzina si è resa conto dell’età avanzata dell’uomo e ha chiamato in causa i vigilantes antipedofilia.
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Anche in questo caso i ‘Dark Justice’ hanno anche diffuso un video in cui si vedono i momenti nel corso dei quali il pedofilo è stato bloccato e incastrato da uno dei vigilanti. Subito dopo, Jeremiah Mace è stato arrestato dagli agenti di polizia accorsi immediatamente nel parco giochi dove gli era stata tesa la trappola.
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