La fine di un giallo? Pare proprio di sì: i ricercatori, che da un anno conducono le ricerche su Miguel de Cervantes, nella chiesa delle Trinitarie scalze di Madrid, sono convinti di aver trovato i resti ossei dello scrittore e della moglie Catalina de Salazar. Insomma, avrebbero ritrovato la tomba del padre di Don Chisciotte. I resti sarebbero stati rinvenuti assieme a materiale osseo di vari adulti e bambini, in una delle cripte del Convento delle Trinitarie di Madrid (dove Cervantes stesso chiese di essere sepolto in segno di devozione per l’ordine delle Trinitarie scalze, che lo salvarono dalla prigionia ad Algeri), ma non nel punto cui l’autore del Don Chisciotte fu sepolto nel 1616.
Nel corso dei secoli i dettagli della sepoltura di Cervantes erano andati perduti, complici anche i lavori di ampliamento e ristrutturazione dell’edificio religioso, dichiarato patrimonio nazionale nel 1921. Si suppone dunque che il luogo del ritrovamento corrisponda a quello in cui la salma fu trasferita nel 1673, quando cominciarono i lavori di ampliamento e ristrutturazione dell’edificio religioso, nel quartiere de Las Letras di Madrid. Le ricerche, avviate nel marzo scorso dal Comune di Madrid, avevano rivelato quattro possibili sepolture sotto il pavimento del Convento.
La svolta è quindi arrivata a gennaio, quando l’equipe ha ritrovato un feretro in pessime condizioni con le iniziali M.C., che potrebbero essere quelle dell’autore del Don Chisciotte della Mancha, Miguel de Cervantes, di cui nell’aprile 2016 si celebreranno i 400 anni dalla morte. Anche se il Comune di Madrid, che ha promosso e finanziato le ricerche, frena: “Non si può garantire che siano quelli di Cervantes e della moglie, dato che i frammenti recuperati sono in pessimo stato”.
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