Amadeus pronto a rimettere il suo mandato di direttore artistico e conduttore del festival di Sanremo. Il conduttore starebbe valutando il gesto clamoroso, dopo le parole twittate dal ministro Franceschini sul divieto ai figuranti in sala per il Teatro Ariston di Sanremo. Amadeus e i suoi collaboratori, che hanno sempre parlato della difficoltà per gli artisti di esibirsi davanti a un teatro vuoto, hanno sottolineato anche come il ministro della Salute Roberto Speranza non avesse parlato di figuranti, come ha fatto invece Franceschini, le cui parole sono state dunque interpretate come un attacco al festival.
Dal momento che – si fa notare da ambienti vicini al festival – molti altri programmi tv vanno in onda con un pubblico di figuranti scritturati. “Il Teatro Ariston di Sanremo è un teatro come tutti gli altri e quindi, come ha chiarito ieri il ministro Roberto Speranza, il pubblico, pagante, gratuito o di figuranti, potrà tornare solo quando le norme lo consentiranno per tutti i teatri e cinema. Speriamo il prima possibile”, ha scritto il ministro dei Beni culturali e del Turismo, Dario Franceschini, sul suo profilo twitter. (Continua a leggere dopo la foto)

In queste ore Amadeus ha pubblicato una frase di Aristotele che sembrerebbe una frecciatina a chi non vuole il pubblico a Sanremo: “L’ignorante afferma, il colto dubita, il saggio pensa. Un saggio penserebbe che non è opportuno organizzare una manifestazione come Sanremo in un periodo di morti e restrizioni”, si legge sul post publicato sull’account Instagram di Amadeus e Giovanna. Ma non è finita qui, perché poco fa il conduttore Rai ha pubblicato un altro post che suona tanto come risposta al tweet di Dario Franceschini. (Continua a leggere dopo la foto)

UN tweet, a onor di cronaca, che sembra dargli ragione. La foto è uno screenshot delle faq del Governo sulle trasmissioni televisive in cui si domanda: “Le trasmissioni televisive, in diretta o registrate, possono svolgersi in presenza di pubblico (comparse, figuranti, ospiti)?”. La risposta è chiara: “Sì, in quanto alle trasmissioni televisive non si applica il divieto previsto per gli spettacoli, perché la presenza di pubblico in studio rappresenta soltanto un elemento ‘coreografico’ o comunque strettamente funzionale alla trasmissione”. (Continua a leggere dopo la foto)


{loadposition intext}
“Deve essere comunque sempre garantito il rispetto delle prescrizioni sanitarie, nonché quelle in materia di distanziamento interpersonale sia tra il pubblico o gli ospiti, sia tra il personale artistico e il pubblico o gli ospiti medesimi”. “Qualora, per ragioni di produzione non fosse possibile garantire continuativamente la distanza interpersonale di almeno un metro tra il pubblico e il personale artistico, sarebbe in ogni caso obbligatorio indossare l amascherina. Per quanto concerne le modalità lavorative del personale artistico, si rinvia ai relativi protocolli professionali e alle relative interpretazione dei ministeri di settore”, conclude la risposta del Governo.