La prima serata del Festival di Sanremo è andata in archivio con un boom di ascolti che non si vedeva dal 1995; per Amadeus un trionfo al quale, da corollario, hanno fatto le polemiche: da Matteo Salvini a quelle per la sfuriata, assurda e dannosa, di Blanco, commentata anche da Leo Gassmann. Il figlio di Alessandro, che dopo due anni e il trionfo nella sezione nuove proposte è tornato in gara tra i big, ha detto la sua sul caso del momento.
“Blanco ha sbagliato. Sono amico di Riccardo e non è solito fare queste cose. Spero abbia possibilità di chiedere scusa e rimediare. Alle volte facciamo errori, e sicuramente questo è stato un errore”. Leo ha poi parlato del suo ritorno a Sanremo e dell’emozione che ha provato nello scendere le scale dell’Ariston. “Un onore, è bellissimo. Anche tornare in sala stampa per me è un onore. Era da tantissimo tempo che non ci tornavo”.
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Sanremo 2023, Leo Gassmann: “Papà mi ha fatto i complimenti”
La sua canzone ‘Terzo cuore’ ha incassato il favore della critica. E non solo, a complimentarsi con lui anche la famiglia. Stamani, 8 febbraio, in conferenza stampa ha raccontato la reazione del padre: “Sì, ieri mi hanno scritto mamma e papà, mentre guardavano l’esibizione. Erano felici e molto orgogliosi di me. Immagino che qualsiasi genitore che vede il proprio figlio o la propria figlia salire su quel palco sarebbe orgoglioso”.
E ancora: “E poi li ho chiamati io perché ci tenevo a salutarli, perché è sempre bello chiamare chi ti ama e ti sostiene. Poi ho chiamato i miei migliori amici a Roma. E sono stato con gli amici che sono venuti qui. Ho mangiato un toast al formaggio e sono andato a dormire”. Intanto una brutta notizia arriva per Blanco che potrebbe essere chiamato a risarcire i danni prodotti alla Rai e a rispondere del reato di danneggiamento.
Lo afferma il Codacons, che dopo i fatti di ieri durante il festival di Sanremo, dove il cantante nel corso della sua esibizione ha danneggiato i fiori dell’allestimento scenico del teatro Ariston, deposita oggi un formale esposto alla Procura della Repubblica di Imperia e alla Corte dei Conti.