Sanremo 2023, Beppe Vessicchio si mostra con un occhio nero: la foto del maestro, che quest’anno non sarà al Festival, ha fatto il giro della reta. La sua assenza sta già facendo parecchio rumore. A spiegare le ragioni del no a Amadeus era stato il diretto interessato dicendo che la sua decisione di “allontanarsi” dal palco dell’Ariston non è una novità, poiché già nel 2022 fu presente solo per “le Vibrazioni” a causa del legame di lunga data con Francesco Sarcina.
E la stima per Elio e le Storie tese. Spiegava nel dettaglio: “Lo vedrò dalla tv, è bello no? Mi mancherà essere lì a dirigere, è una famiglia consolidata da anni. Però ho avuto un’opportunità, quella di intervistare tutti i partecipanti. Quando si va al Festival, si va con un entourage. Ho avuto quest’opportunità stavolta e la sto vivendo bene, posso parlare con tanti ragazzi ed è interessante”.
Leggi anche: “Me lo ha detto chiaro e tondo”. Sanremo 2023, Leo Gassmann: la telefonata di papà Alessandro
Sanremo 2023, Beppe Vessicchio si mostra con un occhio nero: il motivo
Tornando al motivo del suo occhio nero, Vessicchio è stato sfortunato protagonista di un piccolo incidente di percorso. A raccontare tutto è stato Fedez su Instagram. “Vedete quella vetrata, ecco il maestro Vessicchio pensava di poter entrare direttamente da lì, non si è accorto che c’era il vetro e lo ha preso in pieno”.
“Tutto bene quel che finisce bene ma per Beppe, quel livido sull’occhio non ci voleva proprio – scrive Today.it – perlomeno non adesso che si ritrova, tutti i giorni in tv, nella diretta Rai 2 di Muschio Selvaggio, il podcast che conduce insieme a Fedez in occasione del Festival di Sanremo 2023”. Quasi 67, Beppe Vessicchio è una delle figure più amate del Festival di Sanremo.
È una presenza fissa al Festival di Sanremo dal 1990, ricevendo nel 1994, nel 1997, nel 1998, il premio come miglior arrangiatore; nell’edizione del 2000 viene premiato, sempre per gli arrangiamenti, dalla giuria speciale presieduta da Luciano Pavarotti. Ha vinto quattro Festival di Sanremo come direttore d’orchestra (nel 2000 dirigendo la canzone Sentimento degli Avion Travel, nel 2003 dirigendo la canzone Per dire di no di Alexia, nel 2010 dirigendo la canzone Per tutte le volte che di Valerio Scanu e, nel 2011, dirigendo Chiamami ancora amore di Roberto Vecchioni).
