Un festival mai visto. È questo il proposito di Amadeus per il suo primo Sanremo da conduttore e direttore artistico (“Un sogno che si realizza per uno come me che lo guarda da quando è ragazzino”). “Il mio primo pensiero – ha detto Amadeus nella prima presentazione ufficiale della settantesima edizione della kermesse – era fare un saremo che potesse stupire, senza adagiarmi su quello che era successo nelle 69 edizioni precedenti”.
Il diktat, insomma, è diventato “non fare cose già viste”. Ed ecco allora una sfilza di prime volte: per la prima volta i big “sono stati presenti all’annuncio della loro partecipazione in gara”; le presenze femminili “non sono due ma ci sono tante donne che raccontano storie diverse, amiche, persone che mi incuriosiscono e che stimo” (ci saranno così Monica Bellucci, Georgina Rodriguez, Rula Jebreal, Antonella Clerici, Diletta Leotta, Emma D’Aquino, Laura Chimenti, Francesca Sofia Novello, Sabrina Salerno e Alketa Vejsiu). (Continua a leggere dopo la foto)
Mara Venier invece di lanciare la sua ‘Domenica In’ dalla prima fila della platea, salirà sul palco all’inizio della serata finale; alcuni ospiti usciranno dall’Ariston (o forse vi entreranno dopo essersi esibiti nell’adiacente piazza Colombo, come Mika per il quale Sanremo sarà un po’ un prolungamento del tour italiano al via da febbraio); anche il conduttore uscirà dall’Ariston “ma solo per andare ad accogliere qualche ospite”, perché il teatro resta il centro della liturgia del festival. (Continua a leggere dopo la foto)
Quanto ai cantanti in gara sono stati scelti – ha assicurato Amadeus – partendo dalle canzoni (“e non certo dalle loro idee politiche: io che Rita Pavone era sovranista non ne avevo idea e francamente mi interessa poco, ho scelto la canzone”); le canzoni sono state scelte per “la loro attualità, pensando a brani che il giorno dopo possano andare bene in radio e sulle piattaforme”. (Continua a leggere dopo la foto)
Per intenderci, mi riferisco a questa: pic.twitter.com/jz2oHMoBUS
— Borraccino (@borraccino_) January 11, 2020
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Intanto è stata svelata la scenografia dell’Ariston, teatro che da sempre ospita il festival della canzone italiana. Su Twitter l’account Borraccino ha pubblicato una foto che mostra l’allestimento del teatro. “Eccola in costruzione, la scenografia del maestro Gaetano Castelli per #Sanremo2020. L’impianto è quello delle sue ultime scene, con l’orchestra nel golfo mistico e i palchetti laterali. Lo scheletro del fondale a prima vista mi ricorda l’ed. 2002, sempre di castelliana memoria”, si legge nel tweet.
E ancora quello di Giulio Serri, che pubblica il bozzetto e scrive: “L’impronta di “castelliana” memoria c’è tutta. Il bozzetto della scenografia di #Sanremo2020″.
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