Tutti possono smettere di pensare agli ex protagonisti del GF Vip 5, soprattutto se si comincia già a vociferare del cast pronto a blindarsi in settembre. È vero che possano smettere tutti, il problema però è che finché continuano a fornirci del materiale di cui stupirci, polemico, gossipparo e sempre nuovo, forse forse che potremmo renderci conto del fatto che questa edizione abbia avuto quel quid in più.
Se si parla di polemica ecco che Rosalinda Cannavò si appresta in pole position. Difatti la protagonista dell’AresGate è di nuovo al centro di un polverone. Il mese scorso l’attrice di Furore ha rivelato di essere andata a pulire casa di Andrea Zenga ed è stata attaccata e accusata di essere una “schiava del fidanzato”. Oggi l’ex vippona è tornata su Instagram per raccontare il suo viaggio in auto da Torino a Milano.

Solo che Rosalinda Cannavò nel raccontare il suo viaggio in auto da Torino a Milano, si è lasciata sfuggire un commento che ha scatenato le ire di chiunque l’abbia ascoltato: “Ieri sono andata a letto prestissimo, ero cotta. Mi sono fatta Torino Milano da sola e sono sana e salva. Considerate che era un anno che non portavo la macchina. Perché tra il Grande Fratello e il fatto che a Milano io non avevo un mezzo”.

“Andrea non mi stava dirigendo il suo. Però giustamente non mi faceva, perché capirlo, parliamoci chiaro, noi donne per quanto possiamo impegnarci non siamo eccezionali alla guida. Però sono arrivata salva a destinazione”. Una serie di frasi, una dietro l’altra, che non sono piaciute al popolo dei social, da sempre il più avvezzo alle polemiche.
rosalinda ma che minchia stai dicendo pic.twitter.com/2Y0DKi8jnb
— gioele🦇 (@enkelad0s) June 13, 2021

Chiaro che questo discorso abbia scatenato le polemiche su Twitter. In effetti quello fatto da Rosalinda è davvero uno scivolone. Una caduta che è stata chiaramente additata e ben discussa sui social, proprio perché nell’evoluzione della società odierna, i qualunquismi, soprattutto se derivanti da una radice machista e patriarcale, sono stati messi al bando. Povera Rosalinda Cannavò, forse non se ne era accorta.