Mettere al mondo un figlio è una grande gioia. Molti pensano, anzi, che sia la “cosa più importante di tutte”. Importante lo è di sicuro, ma di certo non è una passeggiata. Non lo è deciderlo, né tantomeno sono semplici i mesi che precedono il parto. E meno che mai è facile crescere un figlio. Di questi tempi poi, manco a parlarne.
E però, tornando all’emozione unica che soltanto la possibilità di generare una nuova vita può dare, ecco che quando la gravidanza va bene allora si tocca letteralmente il cielo con un dito. Qualche giorno fa, il 9 novembre, era un martedì, una famosa coppia vip conosciuta al dating show più celebre d’Italia ha provato proprio questa incredibile, incommensurabile felicità.
Parliamo di Rosa Perrotta e Pietro Tartaglione. Che la dea bendata abbia visto lungo su di loro è fuori discussione. I due, infatti, non solo si sono cercati, trovati e conosciuti a Uomini e Donne, l’intramontabile programma condotto da Maria De Filippi su Canale5. Ma hanno anche lasciato lo studio mano nella mano e col tempo hanno avuto un figlio, Domenico Ethan, nato il 25 luglio 2009. E che c’è di strano, direte voi. Beh, Rosa e Pietro ci hanno preso gusto e con Mario Achille, nemmeno una settimana di vita, hanno fatto bis!
Ora, ogni mamma sa che tipo di ‘trasformazione’ subisce il proprio corpo prima, durante e subito dopo il parto. E Rosa Perrotta non fa eccezione. Anche se, per dare alla luce Mario Achille, è dovuta ricorrere a un parto cesareo. È l’ex Ued stessa, però, a tranquillizzare tutti. Con una foto pubblicata poche ore fa, domenica 14 novembre, ha fatto vedere quali sono le sue condizioni attuali.
La foto postata sulle stories di Instagram non lascia spazio al dubbio. Rosa Perrotta, mamma di Domenico Ethan e, da pochissimo, di Mario Achille, sfoggia il solito fisico mozzafiato ‘arricchito’ dalle tipiche forme della gravidanza. “Situazione post-parto – scrive la compagna di Pietro Tartaglione – pancia gonfia, seno grosso e dolorante, ferita che tira ancora parecchio”. Dunque la gioia è immensa, ma qualche dolore, inevitabile, c’è. Si tratta, in ogni caso, di ciò che accade abitualmente. Che dire: auguri!