Buon sangue non mente. Meadow Walker, figlia dell’attore di “Fast & Furious” morto in uno scontro con una Posche il 30 novembre 2013 è diventata una donna. Una bellissima donna. Sono trascorsi quasi quattro anni da quel terribile incidente che l’ha resa orfana di padre, ma in questo Meadow ha sempre pensato a lui. Il ricordo nella giovane, che in questi anni ha subito una trasformazione pazzesca, è sempre vivo grazie a un’associazione che ha aperto insieme ad altri familiari dell’attore. Quella piccolina bionda che spesso appariva nelle foto del suo bellissimo e amatissimo papà, oggi è una splendida donna. Sono pochissime le foto che Meadow posta sui social, ma bastano per capire che dall’attore di ”Fast & Furious”‘ ha preso il gene della bellezza. Dopo aver raggiunto la maggiore età, ha cominciato a lavorare come modella per una prestigiosa agenzia americana e accanto a lei ci sono sempre gli amici del papà. Gli attori del film di successo che ha consacrato Paul Walker sono infatti rimasti legatissimi alla piccola. Nel 2015, durante il set di ”Fast & Furious 7″, Meadow era stata“adottata” da Vin Diesel ed Elsa Pataky. (Continua a leggere dopo la foto)

“Meadow è in uno spazio meraviglioso: – aveva detto l’attore Tyrese Gibson – non la lasciamo sola, lei pensa agli studi e a passare il tempo libero con gli amici, ma sa che può contare su di noi”. Meadow è nata il 4 novembre del 1998 dalla relazione tra l’attore e Rebecca Soteros. Poco dopo la sua nascita, i due genitori hanno deciso di lasciarsi. A 13 anni, Meadow si è trasferita dal padre e ha vissuto insieme a lui fino al giorno della sua morte.
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L’incidente – Il giorno dell’incidente, il 30 novembre 2013, Walker era libero da impegni: era infatti il suo giorno di pausa dal set del settimo film della saga Fast and Furious, la serie di lungometraggi famosi per le corse selvagge (l’altro grande protagonista è Vin Diesel). Quella volta decise, insieme all’amico Rodas, di recarsi a un evento di beneficenza a Valencia. Gli investigatori spiegarono che l’auto stava viaggiando ad almeno 145 chilometri all’ora quando si schiantò contro diversi alberi e, infine, su un lampione con basamento in cemento armato.