La scorsa Piera Maggio aveva diffidato la trasmissione Quarto Grado dal trattare ulteriormente il caso. Lo aveva fatto attraverso un lungo posto sui social. “Signor Nuzzi, ma a lei pare onesto il comportamento schifoso usato nei miei confronti dal suo collega Abbate, nei miei confronti? E lei che lo fa parlare con tutta tranquillità – ha spiegato la mamma di Denise Pipitone – Ma come vi sentite a far denigrare una madre a cui le è stata rapita una bambina, cercando di giustificare la violenza”.
“Ma cosa ne sapete di me, ma come vi permettete a giudicarmi e a farmi giudicare pubblicamente senza sapere. – aveva detto – Ma secondo il suo parere di padre e di genitore, se questo venisse fatto ad una persona a lei cara, lei lo accetterebbe? Tutto questo è di uno squallore vergognoso. Non sapete nulla realmente della mia vita e mi fate passare per una donna frivola leggera e senza sentimenti. Vergogna no? Cordiali saluti Piera Maggio. Vergogna Adesso basta”. Nonostante la diffida nella serata di venerdì 25 giugno Gianluigi Nuzzi ha parlato di Denise Pipitone replicando a Piera Maggio.
“Noi di Quarto Grado abbiamo un patto con voi del pubblico. Questo patto ha una regola: la notizia prima di tutto. E cosa vuol dire? – ha detto Nuzzi – Significa che noi non nascondiamo nulla, rispettiamo tutti e non abbiamo la presunzione di risolvere i casi. Possiamo avere un ruolo di stimolo delle indagini, raccontando tutto quello che succede”.
“Questo lo possiamo fare senza farci dettare le scalette e i temi da nessuno. Se non dalla cronaca. La priorità è quella dei fatti. Questo è il patto che abbiamo con noi. Ho una parola in mente e che mi ripeto: rispetto. Rispetto delle vittime e dei parenti. Noi non inseguiamo i gossip e i ‘si dice’. Seguiamo i fatti, le testimonianze, le sentenze e le motivazioni. Parliamo del materiale che gli inquirenti forniscono”.
C’è patto di fiducia tra #Quartogrado e i voi telespettatori: la notizia prima di tutto.
— Quarto Grado (@QuartoGrado) June 25, 2021
Senza tacere nulla, con grande rispetto di tutti e senza la presunzione di risolvere i casi. pic.twitter.com/ATYqCiROwl
“Dico questo con un groppo nel cuore. – ha detto ancora Nuzzi – Da quando io conduco Quarto Grado ho un grande e unico rammarico. Ed è quello di non essere stato presente quando è scomparsa Denise. Se noi ci fossimo stati avremmo presidiato la giustizia e la verità. Qui le indagini sono state fatte malissimo, ma noi non eravamo in onda all’inizio di questa storia“.