In uno dei libri più sacri della storia del mondo, almeno per circa 1 miliardo e mezzo di persone, c’è scritto che alla fine dei tempi non ci sarà più dolore né sofferenza, né tristezza né odio e neppure una goccia di cattiveria e violenza che sia, al punto che perfino il leone siederà accanto all’agnello. Al di là di quello che possiate pensare, quello che vi diremo vi lascerà turbati. Sì perché tra le due bestiole, chi rischia è proprio il leone. E no, non ci siamo fatti una grappa di prima mattina (avete mai provato quella al mirtillo, molto morbida ma assai gustosa). Le pecore, a quante pare, sono animali tutt’altro che pacifici. Non fanno omicidi politici come i Gibboni, né stupri seriali come gli elefanti quando devono trasmettere l’identità genomica all’interno del branco, eppure sono delle teste calde. Almeno quelle che vivono in Albania, da dove viene questo video che i lascerà senza parole. Un’autista stava allegramente guidando tra le montagne, sbirciando il paesaggio e pensando probabilmente a cosa farà una volta che i droni soppianteranno l’uomo nella consegna delle merci, quando si è trovato di fronte una scena apparentemente normale. (Continua dopo la foto)
Una mandria di pecore e una pastorella che, diciamolo, somiglia nell’abbigliamento più a un prete ortodosso o copto. E deve essere successo qualcosa, magari una parole di troppo sulla compagna tosata di fresco ma non appena la mandria vede il camion succede qualcosa. In pochi secondi gli ovini iniziano a correre e una delle pecore con una testata fa cadere la donna; proprio mentre sta per rialzarsi la stessa pecora la colpisce nuovamente, questa volta ad altezza volto.
(Continua dopo la foto e il video)
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L’autista a questo punto inizia a strombazzare con il clacson e mette in salvo il pastore dall’attacco delle pecore. E ora? Siete ancora convinti che siano animali pacifici? Noi qualche dubbio ce l’abbiamo. Magari era solo una giornataccia, di quelle che capitano ai pendolari la mattina quando vedono illuminarsi la casella del ritardo del treno. Vallo a capire. In guardia.