Pier Silvio Berlusconi, amministratore delegato di Mediaset-MFE, ha incontrato ieri i giornalisti per fare il bilancio del 2024, un anno che definisce “eccezionale”. Berlusconi ha sottolineato come, dal periodo post-Covid, il gruppo abbia cercato di rinnovarsi, ottenendo ottimi risultati. Tuttavia, ha avvertito che Mediaset non si sente “più forte” né “esaltata” dai successi raggiunti, consapevole che ci sono ancora molte sfide da affrontare.
Durante l’incontro, Berlusconi ha anche commentato alcuni temi di attualità legati al mondo televisivo, a partire dalla vicenda del Festival di Sanremo. Il Tar della Liguria ha infatti stabilito che il Comune di Sanremo dovrà indire un bando per assegnare la direzione della manifestazione a partire dal 2026, mettendo fine al “monopolio automatico” della Rai. Pur riconoscendo il valore del festival come parte integrante della Rai, Berlusconi ha dichiarato: “Spero che Sanremo resti in Rai, è un simbolo della televisione pubblica”.
Pier Silvio Berlusconi: “Mediaset chiude un anno eccezionale”. Poi il commento su Striscia la Notizia
Mediaset, dal canto suo, non ha mai cercato di fare contro-programmazione durante la settimana del Festival, limitandosi ad alcune variazioni marginali sui propri palinsesti. Il vicepresidente esecutivo di Mediaset ha poi ribadito l’importanza della Rai, che, secondo lui, dovrebbe concentrarsi di più sul “servizio pubblico” e sull'”identità italiana”. Non è mancato un accenno alla forma fisica di Pier Silvio, che ha rivelato di essere in gran forma grazie alle sue corse mattutine.
Berlusconi ha anche parlato con orgoglio del successo del programma This is me, condotto dalla compagna Silvia Toffanin. “È stato un progetto che è nato da una telefonata con Maria De Filippi e ha preso forma molto bene. È un programma autentico e diretto, spero che possano esserci altre edizioni”, ha affermato.
Infine, Berlusconi ha parlato di Striscia la Notizia, il celebre telegiornale satirico ideato da Antonio Ricci. Sebbene riconosca la grandezza della storia di Striscia (che va in onda dal 1988), ha ammesso che il programma sta vivendo un periodo complesso: “È innegabile che Striscia stia attraversando una fase difficile dopo 37 anni di successi. Ho un ottimo rapporto con Antonio Ricci e sono sicuro che troverà il modo di rinnovarsi. Non escludo che in futuro ci possa essere una rotazione di programmi in quella fascia oraria“.
Dopo 37 anni, Striscia la Notizia sta manifestando segni di stanchezza, con il pubblico di Canale 5 che sembra aver modificato i propri gusti in fatto di intrattenimento serale. La formula satirica che per tanto tempo è stata il fiore all’occhiello di Mediaset non sembra più riuscire a conquistare la stessa attenzione di un tempo.
In un’era di contenuti sempre più dinamici e interattivi, Striscia rischia di perdere il passo con le nuove tendenze del pubblico, che oggi cerca anche forme di intrattenimento più fresche e innovative. La rotazione di nuovi format in quella fascia oraria, come suggerito da Berlusconi, potrebbe essere una strategia per rinnovare l’offerta di Canale 5 e rispondere meglio alle esigenze di una platea che, forse, ha già visto tutto quello che Striscia aveva da offrire.